La milza volge la funzione di regolare la crasi cellulare e umorale del sangue, e il volume della massa circolante, grazie alla particolare architettura vascolare e al ricco corredo di tessuto linfoide che la caratterizza. Qui vengono” demolite” le emazie invecchiate, e qui si svolgono i fenomeni di proliferazione, di differenziamento dei linfociti B e di interazione fra linfociti B e linfociti T che caratterizzano la risposta immunitaria. All’interno della milza si distinguono territori diversi (la polpa rossa e la polpa bianca), delimitati da trabecole e riccamente vascolarizzati dall’arteria e dalla vena lienali. La polpa bianca è costituita dalle arteriole che, appena emergono dalle trabecole, si rivestono di una spessa guaina di tessuto linfoide: qui si possono trovare i centri germinativi contenuti nei corpuscoli o noduli del Malpighi, costituiti da tessuto linfoide. Qui si trovano linfociti B, T e macrofagi (cellule dendritiche). La polpa rossa, parte prevalente nella milza, è costituita dai cordoni della polpa, stroma reticolare a maglie dove si trovano soprattutto macrofagi, ma anche linfociti e altre cellule del sangue. Attraversata da un insieme di arteriole ancor più sottili (50 um di diametro) che si suddividono in ciuffi di arteriole penicillari (15 um di diametro) che terminano nei capillari col guscio, piccoli vasi circondati da fibre muscolari in grado di bloccare l’afflusso sanguigno alla polpa rossa, questa zona è deputata soprattutto alla demolizione delle emazie, mentre nelle guaine linfoidi che avvolgono i vasi della polpa rossa ha luogo il differenziamento delle plasmacellule. Il sangue da qui passa ai seni venosi che confluiscono nelle vene della polpa rossa, cui fanno seguito le vene trabecolari, radici della vena lienale.
LA MILZA

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