TUMORI DEL GROSSO INTESTINO

Eziologia
Sintomatologia
Diagnosi
Trattamenti
Trattamento Complicazione In corso di colonscopia si possono asportare in modo atraumatico dei polipi in fase iniziale. Quando il tumore ha raggiunto una degenerazione tale che le dimensioni non permettono un’asportazione di tipo endoscopico o sia necessaria l’asportazione dei linfonodi allora la chirurgia resta l’unico modo per combattere la patologia. Gli interventi eseguibili variano a seconda della sede e dell’entità del tumore e contemplano sempre l’asportazione del tratto intestinale interessato e la successiva anastomosi dei monconi residui. In alcuni casi è possibile eseguire unicamente interventi palliativi al fine di ristabilire la ricanalizzazione intestinale. Successivamente un oncologo deciderà la strategia terapeutica più consona per contrastare la malattia. Ad oggi esistono dei tests genetici post operatori per identificare la miglior terapia possibile e il rischio di recidive.
INTERVENTO PER TUMORI DEL GROSSO INTESTINO Il carcinoma del colon riconosce cause ereditarie ( per questo è importantissimo sottoporsi a una colonscopia in presenza di famigliarità positiva) , per il resto esistono solo delle supposizioni avvalorate da studi più o meno attendibili per cui mangiare molte fibre e l’assumere regolarmente acido acetilsalicilico proteggerebbe dalla malattia. Il consumo di carne rossa correlato ad un aumento di incidenza della patologia trova pareri discordi. Indicazioni all’intervento L’indicazione all’intervento c’è sempre in presenza di carcinoma intestinale anche al solo fine di ristabilire un transito intestinale per evitare le complicanze precedentemente descritte. Risultati I risultati saranno migliori quanto più precocemente sarà trattata la patologia. Si va da una polipectomia endoscopica ( asportazione del polipo in corso di esame endoscopico) alla resezione intestinale ( asportazione del tratto di intestino colpito da tumore) , all’emicolectomia ds o sn ( asportazione di metà colon ds o sn e parte del trasverso) , alla colectomia totale ( asportazione di tutto il colon) , fino al confezionamento di una colostomia terminale in fossa iliaca ( procedura che consiste nella sezione dell’intestino a monte del tumore e la sua sutura a livello addominale). È chiaro che maggiore sarà la rapidità nella diagnosi migliori saranno le condizioni del paziente nel post operatorio. Ad oggi è possibile usufruire nel post operatorio di tests genetici che indirizzano alla cura e alla prognosi della malattia. L’intervento L’intervento si esegue in anestesia generale , consiste , con le dovute varianti , nella sezione intestinale a monte e a valle del tumore e la successiva anastomosi dei monconi. La nostra esperienza pluriennale ci ha insegnato che la tecnica tradizionale ( possibilità di un’esplorazione addominale manuale nella fase inziale dell’intervento associata a una migliore visualizzazione del campo operatorio e a una migliore radicalità chirurgica quando necessario) con sutura manuale ( evitando il traumatismo dei punti metallici delle suturatrici meccaniche) offre i migliori risultati a breve e lungo termine. Conclusioni relative all’intervento Durata intervento: 60 /120 min ( in relazione all’indicazione) Tipo di anestesia: Generale Medicazioni: 3 Tempo di degenza: 5 gg. Ripresa delle normali attività : 15 gg. NB: L’esame endoscopico , (anche con asportazione di polipi) dura generalmente 20 min , senza anestesia ( eventualmente una leggera sedazione) , non necessita di medicazioni ne di degenza , con ripresa delle normali attività dopo poche ore.
Bibliografia
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