La gastrectomia totalmente robotica è una procedura sicura e fattibile, ed è preferibile alla gastrectomia totalmente laparoscopica in termini di invasività ed ergonomia, secondo uno studio pubblicato su Surgical Endoscopy.
“Con i miglioramenti nelle tecniche e negli strumenti chirurgici laparoscopici o robotici, un numero crescente di chirurghi ha tentato di completare tutta la ricostruzione del tratto digestivo per via intracorporea; queste procedure includono la gastrectomia totalmente robotica (TRG) e la gastrectomia totalmente laparoscopica (TLG)” afferma Yi-Ming Zheng, del Southwest Hospital, Army Medical University, Chongqing, Cina, che ha guidato il gruppo di lavoro.
I ricercatori hanno voluto valutare la sicurezza e la fattibilità della TRG e a confrontare i risultati a breve termine della TRG e della TLG in pazienti con cancro gastrico. Per questo hanno esaminato 346 pazienti consecutivi sottoposti a TRG o TLG presso un centro accademico specializzato in cancro gastrico ad alto volume. È stata eseguita la corrispondenza del punteggio di propensione 1:1 (PSM) per ridurre i bias confondenti, e gli esiti chirurgici, la morbilità postoperatoria e il carico chirurgico sono stati confrontati nella coorte PSM.
Dopo la PSM, è stata inclusa nell’analisi una coorte ben bilanciata di 194 pazienti (97 in ciascun gruppo). Il tempo totale di funzionamento del gruppo TRG è stato significativamente più lungo di quello del gruppo TLG (244,9 vs. 213,0 min). Non è stata riscontrata alcuna differenza significativa nel tempo di intervento effettivo tra i due gruppi (217,8 vs 207,2 minuti). Il tempo di ricostruzione del tratto digestivo del gruppo TRG è stato significativamente più breve di quello del gruppo TLG (39,4 vs 46,7 minuti). La perdita di sangue media nel gruppo TRG è stata inferiore a quella del gruppo TLG (101,1 vs 126,8 ml). Il gruppo TRG aveva più linfonodi recuperati nell’area soprapancreatica rispetto al gruppo TLG (16,6 vs 14,2), e aveva un indice di carico dell’attività chirurgica inferiore (38,9 vs 43,1). Non è stata riscontrata alcuna differenza significativa in termini di morbilità postoperatoria tra i due gruppi (14,4% vs 16,5%). “Il TRG può massimizzare la superiorità dei sistemi chirurgici robotici e incarna la teoria della chirurgia minimamente invasiva” concludono gli autori.
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